secondo le parole di walter benjamin, contenute in `parigi, capitale del xix secolo`, "questo scritto presenta l`idea dell`eterno ritorno dieci anni prima di zarathustra; in forma appena meno patetica e con una estrema potenza d`allucinazione". nelle parole del grande rivoluzionario, ormai prigioniero a fort du taureau, il documento di una storica sconfitta e di una "rassegnazione priva di speranza" si converte nella piu` feroce critica a uno dei miti fondatori dell`epoca moderna: quello che lega insieme storia e progresso. il "nuovo", al quale ogni idea di progresso, sia essa liberale o rivoluzionaria, si affida, e` qui impietosamente colto sullo sfondo di una visione del cosmo come infinita ripetizione. (fabrizio desideri) |