nella vasta e varia produzione dell`autore irlandese piu` amato - e insieme piu` odiato - nell`inghilterra vittoriana, questa vivacissima raccolta di aforismi pubblicata nel 1901, ossia un anno dopo la morte, rappresenta la quintessenza del suo stile di vita, di pensiero e di scrittura. in frasi spesso fulminanti ed efficacissime, infatti, egli sa esprimere le riflessioni e gli affetti piu` profondi, originali e sentiti. in verita`, sotto numerose battute scintillanti e paradossali, solo in apparenza ciniche, grottesche e superficiali, s`intravede una personalita` irrequieta, ipercritica e oltremodo insofferente, che in poche righe riesce genialmente a comunicare una visione severa ed amara dell`esistenza, della morale e della societa`. la sua sorprendente capacita` di penetrazione nelle pieghe piu` riposte dell`animo umano, poi, ne fa un acuto interprete e un originale continuatore della tradizione dei grandi moralisti francesi del sei e del settecento. |