"mi chiamo somaly; o, per lo meno, cosi` mi chiamo adesso. come tutti, in cambogia, di nomi ne ho avuti parecchi. un nome deriva da una scelta provvisoria, lo si cambia come si cambia vita se la sfortuna si accanisce contro di noi, per esempio. ma non mi ricordo bene dei nomi che ho avuto quando ero piccola. del resto, non ricordo quasi niente della mia prima infanzia; non so granche` delle mie origini e ho ricostruito a posteriori, da vaghi ricordi, quel minimo di storia che sto per raccontarvi..." nata nella poverissima campagna cambogiana, dove i genitori arrivano a vendere i propri figli all`eta` di cinque o sei anni per pochi soldi, somaly mam, oggi trentacinquenne, ha vissuto parte dell`adolescenza in un bordello, in condizione di schiavitu`. violentata, picchiata e torturata, e` riuscita a sottrarsi al suo destino e insieme al marito pierre legros ha creato nel 1997 un`associazione no-profit, la afesip (agir pour les femmes en situation pre`caire) che dalla cambogia, dove ha la sede principale, si e` rapidamente sviluppata in tailandia, vietnam e laos. nonostante abbia subito numerose minacce, finora somaly mam e` riuscita a salvare dalla prostituzione e dalla schiavitu` migliaia di ragazze. "il silenzio dell`innocenza" racconta la sua storia, la storia di migliaia di persone come lei, il dolore e la rabbia, ma anche la speranza che il mondo possa cambiare. |