"... azzardando una metafora editorial-cinematografica, il nostro editore, alessandro delai, detto sandro da amici, familiari e zii, in realta` non e` altro che il generale burbero ma in fondo bonaccione che il grande ernest borgnine interpreta in "quella sporca dozzina" e noi siamo i cassavetes e i sutherland votati al sacrificio per un`azione disperata che salvera` dalla dittatura l`editoria, l`italia, il mondo. per questo, solo per questo, abbiamo accettato la missione senza ritorno di dare alle stampe la raccolta definitiva di fine millennio delle formiche, un malloppone di quasi quattromila battute, piu` di mille autori, tre indici, quasi 600 pagine". (gino & michele) |