alle ore 20.30 del 13 giugno 2003, in via lucrino, a roma, sergio piscitello 39 anni - viene ucciso con due colpi di pistola dal padre settantacinquenne, salvatore. tre anni dopo, il 30 novembre 2006, il presidente della repubblica giorgio napolitano concede la grazia al padre della vittima. prima di quei due colpi di pistola, c`e` stata un`intera famiglia prigioniera per quasi quarant`anni di un figlio e del suo grave disturbo, l`autismo, spietato come pochi nell`imporsi su ogni piega della vita domestica e quotidiana. sordomuto e autistico, chiuso a doppia mandata in un mondo tutto suo, sergio esplode in frequenti quanto improvvisi accessi d`ira e violenza: calci e pugni al padre e alla madre, lancio di oggetti, autolesionismo. a provocare questi attacchi basta un televisore difettoso, qualche banale imprevisto che interferisca con la spietata routine che imprigiona il ragazzo, o con quella che e` la sua unica passione: i film e la raccolta di videocassette. a casa e fuori, i piscitello devono affrontare i colpi di una sindrome ancora poco studiata, i pregiudizi che l`accompagnano, il disinteresse e l`incompetenza delle istituzioni. nulla rimane della loro fiducia nelle terapie proposte da differenti scuole mediche che si fanno la guerra a spese dei malati. in queste pagine, mauro paissan racconta la storia di una famiglia abbandonata a se stessa, che ha visto il proprio amore trasformarsi in dolore, e la propria solitudine in tragedia. |