composti tra il 1912 e il 1936, questi versi furono pubblicati soltanto nel 1949, quando il governo tedesco del dopoguerra ne autorizzo` la diffusione. riprendendo la scia del pensiero di nietzsche, benn da` vita a una poesia ricca di pathos nichilistico e macabro, elaborando una cosmogonia basata sulla biologizzazione della storia. la realta` materiale e l`io che la percepisce vengono ridotti dalla schizofrenia, dalla droga e dall`allucinazione a un puro succedersi di frammenti disarticolati, caotici e privi di senso, mentre il poeta, come un costruttore di ponti su fiumi che se ne vanno, cerca di tessere le sue sostanze senza trama, imperterrito dandy del nulla. |