scrivere lettere fu per la famiglia mendelssohn molto piu` che una semplice pratica comunicativa: gia` a partire dal filosofo moses mendelssohn, la lettera era diventata un autentico strumento di riflessione ad ampio raggio, di pra-tica letteraria, di confronto ideologico e teoretico, di critica e di autoanalisi. non stupisce, pertanto, che anche nel nipote felix mendelssohn bartholdy (1809-1847) l`impegno epistolare fosse diventato un`incombenza quotidiana (puntualmente controllata, negli anni giovanili, dal padre abraham), talvolta piu` gravosa e assillante della stessa attivita` compositiva, come dimostra la mole enorme di lettere costitutiva del suo lascito, un epistolario gigantesco comprendente testi strettamente personali e familiari, ampie e brillanti cronache di viaggio, lettere di lavoro, musicali e generalmente artistiche, insieme a semplici e concisi biglietti legati alle piu` svariate esigenze quotidiane: in ogni caso, testi elaborati con una varieta` di registri del tutto straordinaria e tale da offrire un ritratto quanto mai preciso, articolato e variegato, comunque sempre affascinante, di un autore molto piu` complesso, inquieto e problematico rispetto all`immagine consegnata spesso dagli storici della musica: un autore aperto, generoso e disponibile, che, come artista, fu alla perenne ricerca di quell`equilibrio e di quella perfezione che sentiva sempre meno presenti nella realta` culturale del tempo. |