qualsiasi opera d`arte di tanto in tanto va presa, smontata, riportata al suo massimo splendore e poi nuovamente esposta agli - occhi del mondo sensibile alla bellezza. cio` vale ovviamente per l`ultima cena di leonardo, ma anche per quel capolavoro del fumetto pop che porta i nomi del bambino calvin e del suo amico immaginario hobbes. come correttamente recita lo strillo nell`angolo in basso a destra della copertina, questa pubblicazione e` una "nuova edizione". non si tratta cioe` di una ristampa impiegatizia, di un banale automatismo scaturito dal braccio di ferro fra domanda e offerta. no. questa ristampa si accomoda in libreria dopo un rigoroso controllo e riassetto filologico della traduzione e del lettering, cosi` come sono state licenziate per la prima edizione americana da quel genio che si chiama bill watterson. sulle sue indescrivibili qualita` d`artista e` pleonastico aggiungere parole. sulla sua integrita` d`artista, invece, e` bene rinfrescarsi la memoria. bill watterson fu il primo cartoonist a raggiungere il successo senza mai farsi superare dal business. memorabile il suo discorso al festival of cartoon art, ohio state, 1989: novello gesu` della matita, prese a schiaffoni i mercanti del tempio delle syndication, del merchandising e della pubblicita`. disse sempre no (nemmeno no, grazie) a tutti coloro che volevano strappare calvin e hobbes dalle sue strisce di carta e riappiccicarli sulla pletora di prodotti che ci circonda e che, spesso, ci soffoca. |