Un trattato di psicopatologia musicologica, un prontuario di tic, manie e sindromi proprie dei musicisti, e di chi la musica la ama e la ascolta. Biografie inventate (ma non troppo) di sedicenti direttori, compositori e virtuosi, lucide e impietose come dossier di criminologi. Una sezione “didattica†dedicata agli sventurati studenti dei nuovi corsi pre-post-iper-accademici. Per chi teme l'esposizione sui social, una intera sezione che è una vera miniera di trucchi, stratagemmi e nozioni per evitare emoticon indesiderati. Non capite la musica del Novecento? Vi illustreremo che cosa c'è, in essa, da non capire. Questo libro tratta di tutto ciò che la musica non dovrebbe essere, e lo fa usando il bisturi della satira, e di tutto ciò che la musica è, e lo fa usando l'elegiaca dolcezza del sopravvissuto. Il suo scopo è produrre, nell'artista onesto, come nel musicomane appassionato, dopo la risata apocalittica, una catarsi beatificante, qualora scopra di non potersi riconoscere negli assurdi (ma sarà così?) personaggi che ne popolano le pagine.
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