allegra lunare ha vent`anni, e` nel momento in cui la vita, per molti, comincia: invece per lei finisce, e deve trovare il coraggio per iniziarne una tutta nuova. allora allegra scrive: per non avere paura, per salvarsi l`infanzia, per non dimenticare il senso delle persone e delle cose che sono stati il suo mondo fino a quel momento. scrive una lettera ai nuovi inquilini che abiteranno la casa dove ha vissuto con la sua bizzarra famiglia, e prende spunto dagli oggetti che rimangono nell`appartamento e di quei pochi che portera` con se`. ognuno di essi racconta una storia: quella di suo padre, universitario rivoluzionario, e della mamma, giovanissima modella americana; la nascita di suo fratello giuliano, con la sindrome di down; l`amore magico tra adriana e matilde; l`incontro con zuellen, che e` affamata d`amore e sa trasformare tutto in qualcos`altro; le cose che ha imparato a teatro e al circo, la piu` importante: che dopo il numero dei trapezi arriva sempre il numero dei pagliacci... la scrittura di allegra procede come il respiro veloce della giovinezza, quando si ha fretta di capire: per libere associazioni, per assonanze del cuore, accostando ai sentimenti cose che ne sono i correlativi oggettivi, e che spesso li esprimono con maggior potenza. il suo sguardo si posa su ogni spazio da una prospettiva inattesa, filtrato dalle lenti colorate con cui ha imparato a osservare la vita per non essere lambita dalle sue ombre: e ci restituisce un`istantanea candida e acutissima al tempo stesso. |