da bambini non cercavamo nelle fiabe il brivido dello spaventino, ma volevamo imparare a riconoscere il coraggio, a vedere all`opera l`intelligenza, l`astuzia, la fortuna che aiuta gli audaci, che avevano la meglio sulla violenza, le ingiustizie, la prepotenza e le meschinita`. cercavamo l`evasione, certo, l`intrattenimento, ma anche tanto altro. in questi anni inquieti, di adattamento a dimensioni ed equilibri nuovi, silvia ballestra ha iniziato a comperare albi per bambini. lo ha fatto per tornare `a casa`. alla poesia, alla bellezza, ai grandi temi e alle idee, alla creativita` all`opera, alla sperimentazione, agli scarti imprevisti: tutte cose di cui e` sempre piu` raro fare esperienza. ed e` cosi` che e` nata l`idea di trascorrere una notte intera nella casa delle fiabe. al buio e da sola, silvia ballestra si e` inoltrata nelle stanze dei fratelli grimm, il grimmwelt a kassel in germania. non sono state necessarie formule magiche. ad animarsi, a prendere vita, e` stato l`intero edificio, con i suoi fantasmi, le sue storie, le sue voci e soprattutto le parole. perche` sono proprio le parole a guidarci in un universo popolato di donne, anonime e non solo, scrittrici e narratrici orali: le loro mani e le loro voci sono potenti. |