se si potesse seguire dall`alto il percorso di una vita, vedremmo con chiarezza come ogni suo istante si lasci alle spalle innumerevoli possibilita` che non si sono avverate. in "e non e` subito sera" jenny erpenbeck adotta uno sguardo al condizionale ("cosa sarebbe successo se...") per dipanare cinque possibili vite - e cinque fatali esiti - di una donna attraverso il novecento. davanti ai nostri occhi si dischiude un insospettabile ventaglio di vie alternative, a partire da una fredda culla nella galizia asburgica nei primi anni del secolo per giungere, passando per la vienna rossa del primo dopoguerra, all`unione sovietica dei grandi processi farsa e alla germania hitleriana, sino alla berlino riunificata e postcomunista. con un tocco allo stesso tempo appassionato e distaccato, che ricorda quello di un angelo wendersiano, erpenbeck sottolinea l`intreccio fra la storia e le vicende minute con inestimabile ricchezza di dettagli: oggetti che passano di mano in mano, echi di frasi che si rincorrono attraverso gli anni, incontri fortuiti, decisioni istintive o ponderate che, all`insaputa di tutti, diventano i crocevia dei destini di un`intera famiglia. |