e il 2003 quando edoardo sanguineti, nel quarantennale della neoavanguardia, pronuncia la battuta: "dopo di noi, il diluvio". questo libro vuole rimettere in circolo (e in discussione) quella provocazione-profezia, per interrogarsi sull`eredita` della neoavanguardia tra i poeti nati a partire dagli anni cinquanta e sessanta, in relazione a modelli, forme, strumenti del "fare" poesia. e come si fa poesia nel nuovo millennio? con le emozioni, i paesaggi, la rima fiore-amore, anche se il poeta non va piu` in carrozza ma in car2go? nel 1961 nanni balestrini, antesignano del cut-up, inventa un algoritmo per ricombinare stringhe di testo al calcolatore. un`eredita` raccolta, oggi, soprattutto da poeti che ripensano alla poesia (anzi, alla scrittura o alle scritture) come un campo aperto di verifica e di possibilita`. non come ambito separato, quindi, ma fertilmente contaminato da linguaggi e contesti del presente, andando dalla videoarte a instagram. ne deriva un`adesione (o una resistenza) delle parole alla realta`, tanto piu` autentica quanto piu` (appare) sofisticata e schermata, anche per effetto di un confronto incessante con altri modelli, fuori dai nostri confini: l`arbasiniana "gita a chiasso" si fa ormai su google maps. |