in una incantevole trieste fine ottocento, vivificata dall`aria mitteleuropea e dalla bora dell`irredentismo, si muovono, aggraziate, e come consapevoli di un loro tragico destino, le quattro sorelle wieselberger. appartengono a una della buona societa`: la madre e` una tranquilla signora, che si divide tra la casa di citta`, odorosa di cera e di pulito, e la grande casa di campagna, con giardino, orto e vigna; il padre e` uno stimato musicista, che dirige con autorita` affettuosa sia la famiglia che l`orchestra dei "dilettanti filarmonici". narrando la loro storia, che e` poi quella della sua ramificatissima famiglia, fausta cialente racconta mezzo secolo di storia. integrando la memoria con la fantasia e cogliendo i nessi espliciti e sotterranei tra vita privata e pubblica, tra individuo e storia, , vincitore del premio strega nel 1976, porta a compiuta maturita` umana ed espressiva l`attivita` di scrittrice svolta dalla cialente nell`arco di quarant`anni e realizza il senso, piu` segreto e vero, della sua vocazione artistica. |