"anche per questi tre romanzi lo spunto di partenza non e` nato da una mia invenzione, ma da un suggerimento della realta`. addirittura, per quanto riguarda "la vampa d`agosto", io personalmente sono stato piu` volte ospite di quella casa costruita sopra una duna a pochi metri dal mare senza che ne` il mio amico, che ne era l`affittuario, ne` io, minimamente sospettassimo che sotto di noi c`era sotterrato un secondo appartamento gemello gia` quasi pronto all`uso. poi successe che il figlio piu` piccolo del mio amico scomparve per qualche ora, gettando la famiglia nel panico. riapparve all`improvviso comunicando ai suoi che, entrato dentro una buca nella duna, era andato a finire in una casa nascosta sotto la loro. "le ali della sfinge" invece comincio` a prendere concretamente forma dentro di me a seguito dei racconti fattimi da una giovane donna russa circa i modi d`arruolamento delle ragazze per la loro "esportazione" nei paesi piu` ricchi e i gravosi impegni che dovevano sottoscrivere. "la pista di sabbia" e` uno di quei libri che bussano insistentemente alla mia porta per essere scritti. per primo, durante una vacanza sull`amiata, mi arrivo` un ritaglio di un giornale siciliano che parlava di me, nel retro pero` c`era una notizia di cronaca che riguardava un cavallo ucciso a sprangate, forse per una rivalita` tra organizzatori di corse clandestine. a questo punto mi fu chiaro che dovevo scrivere un romanzo sui cavalli e le corse clandestine." |