e il 28 ottobre 1921. siamo nella basilica di aquileia. gli occhi di tutti sono rivolti alle undici bare al centro della navata, e alla donna che le fronteggia: maria bergamas. maria deve scegliere, tra gli undici feretri, quello che verra` tumulato a roma, nel monumento al milite ignoto, simbolo di tutti i soldati italiani caduti durante la grande guerra. maria passa davanti a ogni bara, e ognuna le racconta una storia. sono vicende di giovani uomini, strappati alle loro famiglie, ai loro amori, ai loro lavori, finiti a morire in una guerra durissima e feroce: contadini e cittadini, borghesi e proletari, braccianti e maestri elementari, fornai, minatori, falegnami, muratori, veterinari e seminaristi che parlano in latino con il nemico ferito sul campo di battaglia. attraverso le voci di questi soldati senza nome non solo riviviamo i momenti cruciali della grande guerra, non solo ci caliamo, in una vera trance empatica, nelle vite dei protagonisti, ma riscopriamo un`italia che oggi si puo` dire definitivamente scomparsa. |