di fronte alla storia di libereso guglielmi, viene alla mente l`icaro involato di queneau, dove un personaggio fugge da un romanzo verso la realta`. libereso infatti ha avuto due vite. una immaginaria, come personaggio nel racconto di italo calvino "un pomeriggio, adamo", scritto all`epoca in cui era giardiniere del professor mario calvino, padre dello scrittore. l`altra reale, vissuta intensamente come chi rinasce ogni giorno su questa terra che egli considera l`unico paradiso, e durante la quale e` diventato un giardiniere noto in italia e all`estero. la storia di libereso, espressione di uno spirito vitale e libero, a stento si lascia imbrogliare in una narrazione: come una pianta in perenne primavera "getta" e intreccia sempre nuovi ricordi da cui spuntano, a ogni pagina, curiose e talora affascinanti rivelazioni: sulla storia di questo secolo, attraverso le due guerre e il fascismo, sull`esperantismo, sul professor calvino, sul giovane italo. ma sono soprattutto le idee di libereso sugli uomini e sulla natura, che ne completano l`incantevole ritratto, a lasciare un senso di profonda simpatia e ammirazione in chi lo incontra per la prima volta. |