poche settimane prima di suicidarsi, vincent van gogh dipinge il ritratto del proprio medico: paul-ferdinand cachet. il ritratto e` quello di un vecchio seduto a un tavolo rosso. un pugno scheletrico sostiene la testa, l`altra mano giace appoggiata sul tavolo con le dita leggermente allargate. indossa un cappello color panna e una giacca blu scuro. la posa e` quella classica della melanconia. o meglio, come scrive van gogh all`artista e amico paul gauguin, "nel mio ritratto il dottore ha l`espressione affranta del nostro tempo". questo libro e` la storia del quadro e delle incredibili vicende di cui fu il vero protagonista. un`avventura che dura cento anni. inizia nel 1890 e continua fino al 1990, quando il "ritratto del dottor cachet" approda a manhattan e durante un`asta di christie`s, lotto 21, viene aggiudicato per 82,5 milioni di dollari. il quadro viaggia ininterrottamente da parigi ad amsterdam, a copenhagen, berlino, weimar, poi e` di nuovo a parigi, francoforte, berlino, amsterdam, e infine a new york e tokyo. da una citta` all`altra, da un continente all`altro. passa di mano in mano di molti proprietari: ricchi artisti d`avanguardia, galleristi famosi e senza scrupoli, collezionisti appassionati, direttori di museo che cercano di salvarlo dalla furia della propaganda di regime, ricchi banchieri e anche un membro dell`elite nazista. |