"in genere un`autobiografia e` opera di qualcuno che considera la propria vita fonte di incredibile interesse. io non lo penso della mia ma sono tali e tanti i volumi stupidi che trattano di me, che ho creduto opportuno ci fosse almeno un libro serio sul mio conto." con ironica modestia frank zappa spiega cosi` i motivi di questa lunga confessione pubblica scritta cinque anni prima della morte. musicista brillante e paradossale, zappa si rivela velenosamente anche come narratore. nel suo mirino non solo fulgide memorie anni `60 ma anche scabrosi temi del nostro tempo, dal puritanesimo sessuofobico al fondamentalismo religioso, dalle meschinita` dello show business alla crisi del comunismo e della democrazia americana. |