il musulmano non ha una patria reale nel mondo contemporaneo: e` incastrato tra un "non piu`" e un "non ancora". ed e` in questa assenza che si dispiega tutta la sua rabbia e frustrazione. la pensa cosi` zanaz - laico rigoroso in un contesto culturale che non concepisce la laicita` - in questa critica a tutto tondo dell`islam e della sua pretesa di islamizzare l`esistenza dei popoli musulmani tanto nella sfera pubblica quanto in quella privata. un`invadenza religiosa verso la quale la cultura laica occidentale gli appare troppo arrendevole e compiacente, forse perche` teme di essere tacciata di razzismo e di neocolonialismo. ma una critica serrata anche nei confronti della terza religione monoteista, per rivendicare la separazione tra ragione e rivelazione, e` l`unica strada che puo` portare le societa` musulmane a uscire dal vicolo cieco in cui le ha condotte il totalitarismo religioso. hamid zanaz ha dovuto lasciare l`algeria per le sue posizioni radicalmente laiche e dal 1993 vive in francia. docente di filosofia all`universita` di algeri, oggi lavora come giornalista per la stampa indipendente araba e in particolare per la rivista "al awan" della lega dei razionalisti arabi. prefazione di michel onfray. |