Il seguito dell'ottimo City Sun Eater In The River of Light, pubblicato lo scorso anno. Una ulteriore immersione nella psichedelia rurale, già esternata nel disco precedente, con riferimenti a musica etnica e tratti esotici.Un gruppo che mischia il classico folk rock con intuizioni lisergiche, influenze etniche. Originali, abbastanza unici.
Orfani di Kevin Morby, i Newyorkesi Woods continuano il loro percorso. Tra le alternative band della attuale scena newyorkese, i Woods sono sicuramente tra i più interessanti ed innovativi, con un sound che sta in mezzo a rock, psychedelia, soul, blues e funky. Questo Live, inciso alla Third Man Records (2,5,2016) presenta un saggio del loro stile, attraverso una serie di brani, tra cui segnaliamo: The Take, Moving to The Left, Call in A Cup, Hollow Home. Limited edition, vinile 180 grammi. Stampa Usa.
Jam band newyorkese, già al nono album. Mischiano folk, pop e psichedelia con arie solari ed una tendenza intrigante all'improvvisazione. Hanno ancora una impronta indie, ma la loro musica continua ad aprirsi a nuove idee ed immaginifici orizzonti sonori. Questo disco, inciso nel loro studio di registrazione, è più professionale e curato, rispetto ai precedenti, e lascia uscire allo scoperto radici forti che li legano a certe sonorità psichedeliche, tipiche dell'epoca d'oro del suono di San Francisco.
Jam band newyorkese, già al nono album. Mischiano folk, pop e psichedelia con arie solari ed una tendenza intrigante all'improvvisazione. Hanno ancora una impronta indie, ma la loro musica continua ad aprirsi a nuove idee ed immaginifici orizzonti sonori. Questo disco, inciso nel loro studio di registrazione, è più professionale e curato, rispetto ai precedenti, e lascia uscire allo scoperto radici forti che li legano a certe sonorità psichedeliche, tipiche dell'epoca d'oro del suono di San Francisco.Edizione limitata in vinile, stampa Usa, copertina apribile.Contiene codice per il download
Atipica jam band che unisce improvvisazione a brani raga alla Sandy Bull, i newyorkesi Woods sono ormai al quarto disco. Un disco pieno di idee, inventiva, brani psychedelici, chitarre al vento, influenze orientali. Un disco originale, questo è fuor di dubbio, ma anche creativo, difficilmente etichettabile.
Newyorkesi i Woods hanno nel cuore la San Francisco anni sessanta. Sono una jam band molto legata ai fraseggi sonori del passato. Quicskilver, ma anche certe cose dei Dead. Brani lisergici, contaminazioni psichedeliche, improvvisazione: sembrano tutto, fuorchè una band attuale.Questo album, che segue di un anno abbondante Sun and Shade, li conferma una delle jam band più interessanti del momento.
Jam band newyorkese, già al sesto album. Mischiano folk, pop e psichedelia con arie solari ed una tendenza discreta all'improvvisazione. Sono ancora un pò indie, ma la loro musica continua ad aprirsi a nuove idee ed immaginifici orizzonti sonori.