sono ancora nelle mente di tutti alcuni casi che hanno turbato l`italia: il caso englaro, il caso welby: casi in cui il diritto alla vita e` sembrato scontrarsi col diritto alla cura, la liberta` col dovere terapeutico. su questi temi cosi` controversi si confrontano in questo libro due voci diverse: quella di un laico - umberto veronesi - e quella di un credente - giovanni reale -, quella di un medico, impegnato nella cura del corpo, e quella di un filosofo, preoccupato per definizione dello spirito. a unirli, nel confronto dialettico delle ragioni dell`uno e dell`altro, la convinzione che la moderna medicina debba recuperare il fattore umano, come avveniva nella medicina antica, debba tenere in debito conto le sofferenze psicologiche prodotte dai mali fisici e, soprattutto, debba rispettare la liberta` della scelta. nessuno puo` decidere sulla vita di un uomo, e meno che mai puo` decidere lo stato, per legge. l`autodecisione, per guanto riguarda la vita, e` irrinunciabile. togliere all`uomo l`autodecisione significa negargli la liberta`, ossia il bene piu` grande che dio gli ha dato. e per questo laici e credenti possono concordare. |