il 1978 come il primo e l`ultimo degli anni. in una palermo selvaggia, immobile, quasi preistorica, tre ragazzini colmi di desiderio e ideologia si affacciano al mondo per la prima volta. e da palermo sentono il vento di roma nell`annus horribilis della repubblica: le brigate rosse e il caso moro. e, nauseati dalla vita di provincia e dal provincialismo senza redenzione dell`italia, fondano un loro gruppo terrorista. ribattezzatisi con i nomi di battaglia di nimbo, volo e raggio, questi ragazzi si ritroveranno a progettare attentati in uno stato disperatamente lucido. e passeranno all`azione, generando caos e violenza, prima nella scuola, poi in tutta palermo. ma nimbo (l`io narrante) scopre che tutti i nodi che non riescono a venire al pettine sono riassunti nell`irriducibile figura di una compagna di scuola: la ragazzina che lui sente di amare e che ribattezza "bambina creola". un romanzo intenso e lacerante, capace di fotografare un intero paese nel momento in cui perde definitivamente l`innocenza, passando dall`innocuo bianco e nero del carosello ai colori accesi di una lunga stagione di sangue. ma l`esordio di giorgio vasta e` anche la cronaca di una storia d`amore impossibile: leggendola, non potremo fare a meno di ricordare i ragazzi che siamo stati - e di verificare se e quando l`ipotesi farneticante di un sentimento assoluto si e` poi infranta sul nudo scoglio dell`eta` adulta. |