la ginecologa e psicoterapeuta luciana tumiati per illustrare un tema delicato come il vaginismo ricorre suggestivamente a figure letterarie e mitologiche come ehrengard di karen blixen; atena, la terribile e altera vergine guerriera; artemide, la cacciatrice selvaggia; antigone con la sua pieta` sacrificale risolutamente chiusa in se` stessa; le amazzoni e il loro orgoglioso isolamento. la sindrome del vaginismo, purtroppo "pronta a nascondersi nei paragrafi minori dei trattati di medicina", e` affrontata considerando fondamentalmente le paure delle donne, le loro sofferenze, le loro fughe ostinate. donne in cui si incarnano e prendono vita quelle componenti mitico-archetipiche che, guardando alla storia e ai suoi sviluppi sociali, circondano da sempre il corpo e il femminile. donne che affrontano la bruciante e irriducibile conflittualita` del desiderio intrappolate nei loro confini, quasi fossero angeli asessuati e "sublimati", come scrive augusto romano nella sua presentazione. ed e` proprio nella seconda parte del volume che luciana tumiati, portando il lettore sul terreno dell`analisi, con la ricchezza dei casi clinici indica il modo di guidare le pazienti verso il superamento di quei confini apparentemente invalicabili, verso l`accettazione dell`incerto, del rischio e delle opportunita` insiti nella differenziazione, nella relazione con l`altro. |