in che misura si puo` affermare il carattere assoluto e incondizionato della verita`? quando invece la verita` e` condizionata da limiti che ne scandiscono il carattere relativo e provvisorio? il contrasto tra assoluto e relativo ha animato dibattiti incandescenti, con accuse di dogmatismo o di nichilismo. si puo` comporre virtuosamente il conflitto? impegnarsi in questa impresa significa non solo dire diversamente l`essere che e` e l`essere che accade, ma anche mostrarne l`intreccio strutturale. l`incondizionato si coniuga con le molteplici figure che, in situazione di condizionamento, non si irrigidiscono in una impossibile assolutezza e non si dissolvono in un confuso relativismo, ma si dispongono a qualificarsi come prospettive di verita`. l`idea del prospettivismo veritativo e` in grado di dare un`articolazione dinamica e costruttiva al rapporto tra l`essere che e` e l`essere che accade: puo` offrire inoltre ragioni convincenti per il multiculturalismo e il pluralismo delle posizioni. il discorso si precisa poi in una proposta di etica come via di approssimazione all`essere per noi e in un`analisi conseguente delie regioni del lavoro, dell`economia, della politica, della comunicazione e dell`artificio tecno-scientifico. l`attenzione viene portata pure sul nesso tra democrazia e laicita`. l`esigenza di colmare l`invocazione di senso, che scaturisce dalla vicenda storica e dall`esperienza individuale, incontra infine il messaggio religioso. prefazione di virgilio melchiorre. |