uno sguardo puro, un animo di bambino e la capacita` di abbandonarsi alla fantasia e al sogno: sono queste le porte per accedere al bello e alla realta` piu` profonda e nascosta delle cose. chi vuole vedere e conservare in se` l`incanto di oberon che con il suo flauto fa ballare i bambini, o lo splendore della , dovra` farlo prima che l`eta` adulta gli veli gli occhi. perche` a fare castelli in aria non sono i pazzi, ma gli eletti capaci di vederli davvero, quei castelli fatti d`aria e popolati di magiche creature. inserendosi nel filone delle fiabe d`autore di perrault, dei fratelli grimm e di andersen, l`opera di zacharias topelius si arricchisce del patrimonio folklorico finnico confluito nell`epos nazionale del kalevala e insieme fa trapelare una spiccata sensibilita` per una natura mai disgiunta da bellezza e religiosita`. il paesaggio del grande nord, con i suoi arcipelaghi e le sue brughiere, diventa a tratti protagonista, trasfigurandosi in uno splendido e arcano luogo di pace raggiungibile solo in sogno nelle isole delle piume, oppure animandosi di vita propria nella corte dei fiori, dove alberi e fiori nordici prendono la parola per esprimere sentimenti tutti umani in un delicato minuetto venato di umorismo. e quella stessa leggerezza da passo di danza ravviva anche le narrazioni in cui l`insegnamento morale e` piu` sentito, come nel caso del gallo del campanile o del cappello di parigi, con la loro condanna della superbia e della presunzione, facendo di questa raccolta di fiabe di meta` ottocento un intreccio di poesia e pedagogia dall`equilibrio perfetto. |