il dolore e` come l`amore, e` una potenza creatrice. quando si ama tanto si crea: una famiglia, un figlio, un dipinto, parole nuove... il dolore fa lo stesso. quando e` troppo forte deve diventare qualcos`altro. mariangela tari`, madre di due figli colpiti entrambi da gravi malattie, l`ha visto accadere. mamme e papa` senza piu` figli che si aggirano negli ospedali, che creano associazioni, che lottano per leggi piu` eque. genitori attraversati da un dolore troppo grande che scartano l`odio e piantano ancora margherite. in queste pagine impetuose, vitali, la sofferenza si trasforma in energia, progettualita`, combustile da bruciare "perche` quando si ammala un bambino tutti si ammalano, tranne il bambino. lui non sa di essere malato". e allora non resta che alzarsi dal letto, andare nel mondo, sforzarsi di vedere la bellezza e fare spazio alla felicita`. si`, perche` gli anni di lotta giornaliera contro la malattia, la burocrazia, la societa` hanno reso limpida in mariangela la consapevolezza che la felicita` e` una scelta. di piu`: l`esercizio di forzare la felicita` alla lunga la rende possibile. ed evidentemente anche contagiosa, perche` leggendo questo libro sentiamo l`impulso a vivere di piu`, con piu` gioia, leggerezza, affrontando anche la paura e il rifiuto, e poi andando oltre. un racconto catartico, che ha origine da una lettera scritta d`impulso a un quotidiano e pubblicata sulla prima pagina della "repubblica" nell`ottobre del 2018, la prima scintilla di una fiamma che mariangela tari` tiene accesa insieme alla sua famiglia, agli amici, agli altri genitori e a tutti i caregiver, coloro che si prendono cura. questa e` una storia grande perche` riguarda tutti, e` un ponte lanciato tra chi vive la disabilita` sulla propria pelle e chi la sfiora soltanto. |