albert camus, lo scrittore e il filosofo, l`uomo che scelse la rivolta invece della rivoluzione, continua a parlare ai lettori di oggi con la stessa dolorosa consapevolezza con cui visse e parlo` ai suoi contemporanei. la necessita` e l`attualita` del suo pensiero traggono forza dal radicarsi in un percorso esistenziale intenso, dalla nascita, cento anni fa, in un quartiere povero di algeri, fino alla morte improvvisa, accanto al suo editore michel gallimard, in un incidente stradale nel 1960. portatore di un umanesimo antidogmatico e solidale, camus riconobbe presto la deriva totalitaria del comunismo, abbraccio` criticamente l`anarchia e la sua denuncia non semplificatoria della questione coloniale venne facilmente travisata. virgil tanase, scrittore e drammaturgo romeno naturalizzato francese, dedica un`attenzione partecipe all`indipendenza delle sue prese di posizione pubbliche, scelte che subordinavano la politica al primato dell`etica, che gli procurarono attacchi da tutti i fronti e che si dimostrarono influenti e profetiche. accanto alla genealogia delle opere maggiori - da "l`uomo in rivolta" a "lo straniero" a "la peste" - tanase si concentra sul rapporto di camus con il teatro, non limitandosi ai testi, ma cercando di ricostruire la sua attivita` di regista e, soprattutto, la continua ricerca di progetti capaci di rispondere ai suoi interrogativi. |