raccontare l`art ensemble of chicago significa attraversare buona parte delle esperienze artistiche piu` innovative del secondo novecento. senza mai allontanarsi dalla cultura afroamericana in cui si sono formati (la musica delle chiese nere, quella delle comunita` locali, le bande dell`esercito, il jazz di ogni epoca), i suoi membri hanno saputo influenzare l`arte performativa di tutto il pianeta, sintetizzando nel concetto di grande musica nera cio` che la diaspora africana nel mondo ha regalato alla cultura contemporanea. fin dalla meta` degli anni sessanta, sul palcoscenico i membri dell`art ensemble creavano un irresistibile intreccio di esperienze spettacolari, suonando centinaia di strumenti, recitando poesie, dando vita a episodi teatrali, mascherandosi e usando costumi d`ogni provenienza. emerso dal formidabile calderone espressivo della chicago nera degli anni sessanta, il gruppo si e` affermato in una parigi che era stata appena attraversata dai fermenti del sessantotto e ha poi trionfalmente conquistato il pubblico di tutti i continenti. in questo volume paul steinbeck esplora nei dettagli la storia dell`art ensemble of chicago. unendo l`analisi musicale alla ricerca storica, propone un`approfondita interpretazione che ne lega insieme tutte le innovazioni: i diversi modelli d`improvvisazione, l`ampio repertorio di composizioni, la dimensione intermediale e quel concetto cooperativo di interazione sociale che ha permesso al gruppo di attraversare con successo i decenni. nonostante infatti la dolorosa scomparsa di due fondatori, lester bowie e malachi favors, e il ritiro di joseph jarman, il creatore del gruppo roscoe mitchell lo guida ancor oggi assieme a don moye, caso piu` unico che raro nella storia della musica. l`avventura dell`art ensemble continua. |