"perche` ho scritto questo libro. il primo stimolo e` scaturito da una serie di conferenze all.universita` di bergamo, dove il rettore colse il nocciolo dei miei successi professionali nel lavoro di gruppo e nell`organizzazione partecipativa, invitandomi a trasferire in un libro il loro contenuto. il secondo stimolo e` sorto dal conflitto tra la fiom e la fiat sull`organizzazione dello stabilimento di pomigliano d`arco. ho cercato di spiegare, in questo libro, quanto reale sia il problema della poca produttivita`, mostrando come i lavoratori, i piccoli imprenditori e gli artigiani debbano essere difesi dalle colpe della politica. il terzo, viene dal cuore: per avere, all`inizio della mia carriera fatto, come descritto nell`introduzione, otto anni alla vittorio necchi di pavia come operaio e in seguito, grazie al mio diploma di tecnico, come caporeparto. in questo periodo ho potuto conoscere i pensieri degli operai, le loro preoccupazioni e soprattutto la loro onesta` nel lavoro. il quarto e` stato prodotto dall`attacco ai lavoratori e in questo caso agli operai in particolare, che sembra emergere dal continuo discutere di bassa produttivita` adducendo loro indirettamente la causa. tutto questo ha fatto si` che scattasse la protesta che ho espresso in questo libro, che si propone di rendere giustizia." |