l`europa sta invecchiando e si sta spopolando. l`africa e` piena di giovani e di vita. la migrazione di massa, appena iniziata, e` per modalita` e dimensioni la sfida piu` drammatica del ventunesimo secolo. l`unione europea conta oggi 510 milioni di abitanti che invecchiano; l`africa un miliardo e 250 milioni, il 40% dei quali ha meno di quindici anni. nel 2050, ci saranno 450 milioni di europei contro 2 miliardi e mezzo di africani. da qui al 2100, tre persone su quattro del mondo saranno nate a sud del sahara. l`africa e, uscendo dall`assoluta poverta`, si mette in marcia. se gli africani replicheranno cio` che e` sempre avvenuto e avviene nella storia dell`umanita`, fra trent`anni l`europa avra` dai 150 ai 200 milioni di afro-europei, rispetto ai 9 milioni odierni. una pressione migratoria di questa portata sottoporra` l`europa a una prova senza precedenti, col rischio di portare al parossismo la spaccatura tra e`lite cosmopolite e populisti difensori del suolo. se lo stato sociale senza frontiere e` una pia illusione, immaginare di fare del mediterraneo il fossato di una - erigendo intorno al continente della ricchezza e della sicurezza sociale dei muri per arrestare il flusso - dissolverebbe le basi stesse dell`europa. l`egoismo nazionalista e l`universalismo umanista sono entrambi pericolosi. guidato dalla razionalita` dei dati, questo saggio di geografia umana cerca un difficile punto di equilibrio tra interessi e ideali. |