il saggista e narratore russo andrei siniavskij, gia` innovativo critico letterario di "novyj mir" e autore con lo pseudonimo di terz di romanzi e racconti pubblicati solo all`estero, protagonista col poeta julij daniel` del celebre "processo alla letteratura" del 1966, che fu tra i catalizzatori del fenomeno del dissenso in urss, nell`esilio a parigi e` stato per anni autorevole docente alla sorbona. del suo importante patrimonio letterario jaca book propone questa "prosa lirica" sul massimo poeta russo, nato in circostanze probabilmente uniche, gia` sufficienti da sole a farne un emblematico caso letterario. nel periodo 1966-1971, trascorso in lager, siniavskij ha inviato alla moglie, mimetizzati in lunghe lettere - ne poteva scrivere due al mese -, gli spunti e intere parti del futuro libro, che, infine raccolto, ha costituito un`avvincente narrazione di sicuro impatto: sia per la qualita` della raffinata scrittura, sia per l`approccio antiretorico e irriverente di un "mostro sacro" delle patrie lettere. ma per far volare alto puskin sulle ali della sua inarrivabile poesia - argomenta siniavskij bisogna strapparlo al monumento che lo ingessa, al piedistallo che gli hanno innalzato i suoi facili incensatori d`ogni tempo. |