gli spari che il 22 novembre 1963 assassinarono a dallas john f. kennedy colpirono al cuore l`america e sconvolsero il mondo intero. nel settembre 1964, al termine di dieci mesi di frenetiche indagini, i sette membri e i tredici avvocati della commissione governativa istituita per far luce sulla morte di jfk giunsero alla conclusione che lee harvey oswald, l`uomo che aveva sparato a kennedy ed era stato a sua volta ucciso due giorni dopo, era un individuo "disturbato" che aveva agito spinto dal "bisogno di guadagnarsi un posto nella storia", e che l`omicidio non poteva in alcun modo essere l`esito di un complotto ordito da potenze straniere. dei membri della commissione, del faticoso e delicatissimo compito che erano stati chiamati a svolgere avrebbe dovuto parlare questo libro. ben presto, pero`, il reporter investigativo philip shenon si e` trovato a fare i conti con le tante lacune della loro indagine, solo in parte determinate dalla fretta di dare risposte a un`opinione pubblica allarmata. esaminando il rapporto della commissione e i dossier che via via sono stati desegretati, e raccogliendo le testimonianze di numerosi protagonisti dei fatti, shenon ha scoperto quella che rischia di essere soltanto la punta di un iceberg: l`esistenza di documenti che vennero volutamente nascosti alla commissione e il cui insabbiamento pone nuovi e drammatici interrogativi. |