pochi intellettuali si opposero al regime fascista; pochi protestarono apertamente contro le leggi razziali. furono molti, invece, quanti si formarono all`interno delle istituzioni fasciste di cultura e che poi, con il 1943, abbracciarono gli ideali dell`antifascismo e della resistenza, vivendo questa svolta come un`esperienza di "redenzione". mirella serri ricostruisce, anche sulla base di documenti inediti, segmenti della biografia dei molti intellettuali italiani che non furono "dissimulatori onesti", e neppure "voltagabbana", ma uomini che "vissero due volte" e che rappresentano il doloroso processo di maturazione di un`italia democratica all`interno di un regime totalitario messo in crisi dalla guerra mondiale. |