daniel paul schreber, presidente della corte d`appello di dresda, figlio di un illustre educatore dalle idee ferocemente rigide, ebbe nel 1893, a cinquantun anni, una grave crisi nervosa ed entro` nella clinica psichiatrica di lipsia, affidandosi all`autorita` del suo direttore, l`anatomista p.e. flechsig. la crisi aveva avuto inizio quando un giorno, nel dormiveglia, il presidente schreber si era trovato a pensare che "dovesse essere davvero molto bello essere una donna che soggiace alla copula". a partire da questo punto si sviluppo` in lui un prodigioso delirio, che lo fece passare per tutti gli estremi della tortura e della volutta`, coinvolgendo de`i, astri, demiurghi, complotti, "assassinii dell`anima", catastrofi cosmiche, rivolgimenti politici. al centro di tutto erano la convinzione, in schreber, di trovarsi vicino a essere trasformato in donna, e la sua lotta stremante contro un dio doppio e persecutore. e comunque difficile dare un`idea in poche parole della sconvolgente architettura di immagini, nessi, illuminazioni tragiche e comiche che il lettore incontrera` in questo libro, scritto da schreber dopo sei anni di malattia. con queste memorie egli voleva, fra l`altro, dimostrare di non essere pazzo, e incredibilmente ci riusci`, sicche` il suo ricorso in appello contro la sentenza di interdizione venne accolto, permettendogli di tornare a vivere per qualche tempo nella societa`. |