in un chiaro, gelido mattino di gennaio all`inizio del ventunesimo secolo un lupo attraversa il confine polacco-tedesco e si dirige verso berlino. un manovale polacco bloccato in autostrada a causa di un incidente lo vede e lo fotografa. la sua compagna fa pubblicare la foto. negli stessi giorni due adolescenti scappano di casa e dalla provincia brandeburghese si mettono in viaggio per raggiungere la capitale, dove sperano di rintracciare un amico; un padre alcolista esce dalla clinica e si mette sulle tracce dei due ragazzi; una madre depressa torna nei luoghi della sua radiosa gioventu`; un losco cileno proprietario di un locale tinteggiato di nero ospita i due ragazzini... e mentre la citta`, coperta di neve, s`impregna di un misto di paura e attrazione verso il lupo e crede di avvistarlo in ogni angolo, l`animale si nasconde, si sottrae, per poi apparire dove nessuno se lo aspetta. una silenziosa parabola del cercare, del morire, del bere, del perdersi e del ritrovarsi segna il debutto narrativo del drammaturgo tedesco. "in un chiaro, gelido mattino di gennaio all`inizio del ventunesimo secolo" e` una fiaba metropolitana ambientata sul palcoscenico minimalista della berlino dei nostri giorni: schimmelpfennig posiziona i riflettori in modo da illuminare di volta in volta un solo angolo della scena, mostrandoci personaggi incapaci di uscire dalla solitudine del loro cono di luce; sullo sfondo, i fantasmi della ddr incontrano i mostri della gentrificazione. |