le analogie tra follia e modernita` sono sorprendenti: sfida all`autorita` e alle convenzioni, nichilismo e ironia dissacrante, rivolta contro ogni cosa, un relativismo estremo, che puo` culminare nella paralisi, una disumanizzazione dilagante e la scomparsa della realta` esterna a favore di un io onnipotente o, in alternativa, la dissoluzione di ogni senso dell`identita`. secondo l`autore, i tratti fondamentali della follia schizofrenica sono esasperazioni di tendenze promosse dalla nostra cultura e tale affinita` e` messa in evidenza attraverso un confronto con le opere di artisti e scrittori, tra i quali giorgio de chirico, marcel duchamp, franz kafka, samuel beckett, e prendendo in esame il pensiero di filosofi come friedrich nietzsche, martin heidegger, michel foucault e jacques derrida. in quest`opera densa e sorprendente, che ha segnato un vero punto di svolta, sass si rifiuta di ammantare lo schizofrenico di un`aura romantica, come un eroico ribelle, un mistico o un selvaggio veemente, sostenendo invece che in questa condizione riecheggiano molti dei piu` alienanti aspetti della vita moderna. prefazione di giovanni stanghellini. |