Paolo Lioy (1834-1911), insigne naturalista, poligrafo, poeta, romanziere, traduttore, autore di più di trecentosessanta testi in prosa e in versi, imprime alla propria produzione un orientamento divulgativo che gli consente di fondere filosofia e geologia, zoologia e filologia, botanica e politica. Richiamandosi ad una concezione assoluta di cultura, intesa quale sintesi delle manifestazioni sia intellettuali sia spirituali dell'uomo, lo studioso si propone d'instaurare un processo di armonizzazione tra epistemologia, religione e cultura tout court. Scienza e fede, cognizione del relativo e dell'Assoluto costituiscono parte integrante di un disegno divino che troverà la sua più compiuta rappresentazione nella letteratura. Brillante divulgatore scientifico e pedagogo, Lioy si occupò attivamente della diffusione della cultura fra gli operai e i ceti meno abbienti, fu partecipe del miglior attivismo vicentino antiasburgico e dimostrò il suo impegno di uomo politico prima come consigliere comunale e provinciale, poi come deputato e senatore del Regno.
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