le cronache parlano di "trattativa" tra mafia e stato come di un fatto eccezionale. in realta` il rapporto tra mafia e istituzioni e` una costante della storia del nostro paese. in questo scritto la mafia viene analizzata alla luce delle riflessioni dei maestri della sociologia e la sua soggettivita` politica si dispiega con un duplice profilo: essa come associazione criminale si puo` definire "gruppo politico", avendo un suo ordinamento, una sua dimensione territoriale e un apparato in grado di assicurare l`osservanza delle sue norme; con il suo sistema di rapporti concorre alla produzione della politica, determinando le decisioni e le scelte relative alla gestione del potere e alla distribuzione delle risorse. se si puo` dire che finora non c`e` stato stato senza mafia e mafia senza stato, un cambiamento di rotta si potra` avere solo se si incrociano due percorsi: la de-criminalizzazione del potere, attraverso una profonda democratizzazione, e la de-istituzionalizzazione della mafia. una sfida aperta, un`ipoteca sul presente e sul futuro. |