"Questo e` un libro sul cinema come abitualmente non se ne leggono, per la semplice ragione che non ne vengono scritti. parte da lunghe conversazioni fra tatti sanguineti e uno dei personaggi forse meno noti, ma piu` singolari e influenti del cinema italiano nel periodo d`oro: rodolfo sonego, sceneggiatore di tutti i film maggiori di alberto sordi, dal `vedovo` a `una vita difficile` allo `scopone scientifico`. ricostruisce, attraverso la rievocazione di volta in volta malinconica, sorridente, abrasiva, feroce di sonego, molte delle vicende accadute in quell`immane circo le cui attrazioni erano la mangano, la lollo o laura antonelli, i cui domatori potevano chiamarsi carlo ponti o federico fellini, e il cui impresario occulto, ben nascosto dietro le quinte, era il suo primo censore: giulio andreotti. lascia intendere come, di qualsiasi viaggio in italia, una lunga sosta nel cervello di alberto sordi continui a essere una tappa estremamente formativa. ma soprattutto, una battuta dopo l`altra, ci racconta un cinema molto diverso, e molto piu` sontuoso, di quello che vediamo in sala: una colossale fantasmagoria di aneddoti, chiacchiere a notte fonda in stadi decrescenti di lucidita`, fantasticherie su film da fare, sceneggiature per film mai fatti, rulli perduti e fortunosamente ritrovati, scene tagliate e poi, miracolosamente, ricomparse." |