e il rito di un fine settimana qualsiasi: l`ex marito che passa a prendere il figlio per portarlo in montagna. dopo averli accompagnati all`ascensore, carmen tira un sospiro di sollievo. il divorzio burrascoso e` alle spalle. jorge ha quattordici anni, vien su bene; carlos era un pessimo marito, ma tutto sommato e` un buon padre. di colpo vede su una sedia un dattiloscritto che prima non c`era. l`ha lasciato carlos con un messaggio scritto a penna: voglio che tu lo legga. bastano poche pagine per immergerla in un romanzo amaro, un noir pieno di violenza. le parole dell`ex marito bruciano, scoperchiano ricordi difficili. carmen tra le righe avverte una minaccia: e` rivolta a lei? a suo figlio? su un treno che sfreccia nella campagna, intanto, padre e figlio imbastiscono pacche e sorrisi, ma jorge e` nervoso da far paura e carlos si attacca alla bottiglia. fin dalle prime stazioni si sente aria di condanna. carmen, a casa, legge pagina dopo pagina, sforzandosi di restare calma: e` solo un romanzo, un intreccio di storie immaginarie, forse e` lei che ci legge quello che non c`e` scritto. in montagna soffia un vento umido e gelido, carlos e jorge hanno il ghiaccio nel cuore. e troppo ripido e instabile il crinale delle cose non dette. cercano di uscirne, si vogliono bene. potrebbero anche farcela, se fossero soli: un padre davanti a suo figlio. ma non sono piu` soli. e i loro cellulari squillano a vuoto. |