piu` di settant`anni fa, jorge luis borges, nel racconto , intuiva come in una sorta di premonizione quello che il neuroscienziato rodrigo quian quiroga avrebbe scoperto nelle sue ricerche sul funzionamento del cervello umano, descrivendo i meccanismi che regolano la nostra memoria e i in cui i ricordi sono elaborati e immagazzinati. muovendosi nel mondo ancora misterioso delle neuroscienze, e analizzando casi prodigiosi di persone che ricordano troppo (o nulla), quian quiroga ci parla del , che si attiva e riconosce solo concetti astratti e generali (ad esempio, il volto o il nome di un`attrice conosciuta), ma non ne registra i dettagli (i suoi vestiti o la sua acconciatura). una scoperta che trova il suo rovescio della medaglia proprio nel racconto borgesiano, in cui al protagonista ireneo funes, dopo una caduta da cavallo, tocca la maledizione contraria: ricordare tutto e non riuscire piu` a pensare davvero, sopraffatto dalla brulicante miriade di dettagli della realta`. prefazione di mari`a kodama. |