la "rhetorica ad alexandrum" e` l`unico testo conservato integralmente all`interno di una vasta produzione di `technai rhetorikai`, cui fanno piu` volte accenno sia platone sia aristotele, e il primo di una serie di trattati sistematici, di manuali pratici, in grecia e a roma. la sua lettura apre uno spiraglio di osservazione sulla vita sociale e politica, sul diritto greco, sulla retorica e sull`eloquenza nello stadio intermedio fra i primi retori e aristotele. nel trattato si da` rilievo alle potenzialita` dell`argomentazione, volta ad assicurare la vittoria all`oratore: oltre che come mezzo di persuasione, la retorica si configura essenzialmente come teoria della comunicazione linguistica nello spazio costituito e controllato della polis, in cui si assegna istituzionalmente un ruolo preminente alla parola `pubblica`, che traduce in dibattito i possibili conflitti, sia privati sia pubblici. l`opera fa parte del "corpus aristotelicum" ed e` collocabile nel iv secolo a.c, escluse alcune sezioni. la paternita` aristotelica e` stata messa in dubbio in epoca moderna: alcuni commentatori ed editori hanno attribuito il trattato ad anassimene di lampsaco, storico e retore del tv secolo a.c. alla sua conoscenza e alla sua diffusione, a partire dal quattrocento, ha contribuito la traduzione latina di francesco filelfo. |