gli alberi che non hanno radici sono gli abitanti di ensenada de barragan, il paese argentino dove arrivano, partono, ritornano emigranti di diverse generazioni, provenienti soprattutto dall`istria italo-croata. ma non si tratta di sradicati, perche` non si sentono strappati alla loro terra, piuttosto animali randagi che amano ogni luogo in cui sostano, per breve tempo, a lungo o per sempre, aperti a nuovi incontri, mescolanze, congedi. questo universo gagliardo e malinconico e` pieno di personaggi e di storie comiche o tragiche, sempre epicamente vissute come radicali svolte di vita. la morte scorre tra le pagine, ma non ha piu` potere degli amori, degli imbrogli, dei malintesi, delle bevute, in un oceano di volti e di corpi che vivono con quell`intensita` viscerale che solo la migliore letteratura sudamericana sa inventare o raccontare. prefazione di claudio magris. |