25 luglio 1956. l`andrea doria, uno dei transatlantici piu` belli dell`epoca, sta navigando verso new york con 1.706 persone a bordo. alle 23.10, al largo dell`isola di nantucket, il destino segna la sua ora: l`ammiraglia della flotta italiana viene speronata da un`altra nave passeggeri, la svedese stockholm, e affonda dopo undici ore di agonia. le vittime sono 52, centinaia i feriti. ma e` anche la piu` grande operazione di soccorso della storia della navigazione, il cui successo e` dovuto in gran parte all`equipaggio dell`andrea doria. un merito che non viene riconosciuto. anzi, sul comandante piero calamai e i suoi uomini si abbatte il peso delle accuse di imperizia, negligenza, codardia. incolpati di una manovra sbagliata, vengono condannati alla pena del sospetto, senza alcuna sentenza. cinquant`anni dopo, quel sospetto grava ancora sulle loro spalle. con taglio giornalistico e precisione storica, fabio pozzo ristabilisce la verita`: ricostruendo i fatti, chiarendo le zone d`ombra, incontrando i protagonisti e riportando alla luce l`unica, vera sentenza sulla collisione emessa da un`autorita` costituita. un`inchiesta rimasta segreta per mezzo secolo e che puo` forse mettere la parola fine al caso andrea doria: fu la stockholm a causare la collisione, con un`accostata errata e fatale. (con una nuova postfazione dell`autore dedicata alla relazione "fanale rosso" commissionata nel 1959 dalla marina italiana per l`istituto di guerra marittima). |