compositore, cantante, bassista, attore, attivista, insegnante, marito, padre: gordon matthew sumner, alias sting, e` uno dei personaggi piu` eclettici e intellettualmente inquieti della musica degli ultimi trent`anni. dagli esordi reggae-pop con i polke, insieme a stewart copeland e andy summers, al successo planetario e alla consacrazione come raffinato artista solista in grado di attraversare con disinvoltura una miriade di stili e generi musicali (jazz, country, folk), "shape of my heart" e` un viaggio nei testi del musicista nato a newcastle upon tyne nel 1951, oggi adottati persino dai libri di testo scolastici. sfogliare il libro della vita di sting significa ripercorrere pagine memorabili della canzone d`autore, dense di riferimenti letterari, da shakespeare a blake a t.s. eliot, riflessioni sulla modernita` e sul ruolo della storia, accorate denunce sociali (una su tutte they dance alone), storie che spesso, come ricorda diego de silva nella sua prefazione, "hanno ben poco a che fare con la piacevolezza della canzone che avete sempre conosciuto" e parlano di "disagio, solitudine, lutti faticosissimi da elaborare". ma soprattutto parlano dell`amore, in tutte le sue declinazioni: l`amore sacro, l`amore profano di roxanne, l`amore ossessivo di every breath you take, l`amore tormentato per la figura paterna di soul cages e quello per i figli, l`amore per la natura e l`amore per gli animali, l`amore che come la settima onda e` talmente forte da travolgere ogni cosa. |