fiabe di reginelle e di re, fate e animali, giganti e mammedraghe, diavoli e maghi; storie di sciocchi e furbi, megere ed eremiti, amori e dispetti, astuzie e ruberie, botole e sotterranei, travestimenti e fughe; e poi ancora giardini e fontane, fichi e melagrane, sale e zafferano, olio e basilico, ricotta e sangue... ben 300 fiabe a fronte delle 200 messe insieme dai fratelli grimm, per citare l`esempio piu` illustre. pochi lo sanno, infatti, ma la raccolta di storie orali piu` ricca ed estesa che l`italia abbia mai avuto la si deve a giuseppe pitre`, una figura straordinaria di medico e folklorista, che a bordo di un calesse le ando` a raccogliere una per una dalla viva voce dei popolani di mezza sicilia. non a caso nel 1956, quando calvino raccolse dai repertori di ogni regione le 200 fiabe italiane a suo giudizio piu` belle e rappresentative, ben 40 le attinse proprio all`opera di pitre` - da giufa` a la volpe giovannino, da rosmarina a cola pesce. eppure, a meno dell`incursione calviniana, questa raccolta e` a tutt`oggi pressoche` sconosciuta al pubblico italiano, poiche` pitre` aveva scelto di trascrivere le fiabe nel dialetto siciliano ottocentesco in cui gli erano state raccontate da quei popolani, e cosi` facendo le aveva rese indecifrabili ai lettori italiani. dopo quasi un secolo e mezzo, questa edizione, introdotta dal massimo studioso internazionale della fiaba, jack zipes, e illustrata da fabian negrin, e` la prima traduzione integrale in italiano moderno delle fiabe di pitre`. |