una donna qualunque, moglie e poi vedova di un operaio, madre di tre figli, costruisce la sua piccola scalata sociale ed economica in combutta con (e poi ai danni di) un affiliato alla camorra di cui e` l`amante. dal familismo amorale al familismo criminale, un ritratto a tutto tondo di una figura femminile fortemente ambigua, eppure affascinante nel suo vitalismo, nei suoi dubbi, nelle sue paure, nelle sue speranze, nella sua determinazione. ma e` anche la confessione sincera fino allo strazio, della colpa di una citta` come napoli, immobile e al tempo stesso in costante trasformazione, viva e dolente, seduttiva e brutale: specchio dell`intero paese. per quanto alla luce di un prevedibile giudizio morale possa risultare inquietante il percorso nerissimo di maria, sara` difficile per il lettore sottrarsi al sospetto che la sua voce ci stia raccontando qualcosa anche di noi, qualcosa che resta seppellita nel lato buio della nostra coscienza, e che preferiamo dimenticare. |