la pagina dell`ingegnere carlo emilio gadda trae le sue radici da due secoli: l`ottocento nella sua varia articolazione culturale e sociale - manzoni, gli scapigliati, verga e carducci -, e il novecento, con la sua mescolanza di linguaggi e la sperimentazione di nuove forme di espressione e di conoscenza. ben consapevole di essere un "ponte" tra due epoche, gadda verifica la continuita` novecentesca di valori, immagini, retoriche, linguaggi nati nel secolo precedente: ed e` qui che si manifesta la sua fondamentale, talora perfino ingombrante, centralita` che ne fa il maggior prosatore italiano della modernita`. prosatore, non solo narratore, perche` nella sua opera occupa un ruolo di rilievo il modo, spesso nevrotico, sempre geniale, di attraversare tutti i generi della scrittura - racconto, romanzo, favola, diario, teatro, poesia, saggio, recensione, pamphlet -, in ciascuno portando un`istanza di rinnovamento e di sperimentazione. nella monografia, si ricostruisce l`intero percorso intellettuale e creativo dell`ingegnere milanese, con un`analisi puntuale delle sue opere, indagate all`interno dell`inquieto procedere dello scrittore, dei rapporti con la propria esistenza, con le trasformazioni della societa`, con le culture della tradizione e del rinnovamento. intrecciando dialetticamente quadri d`insieme e anatomie di pagine esemplari, si offre una visione completa di quella che e` stata un`opera di importanza fondamentale nella nostra storia letteraria. |