la nostra epoca sta vivendo una crisi globale. la lacerazione del tradizionale tessuto economico sta generando sempre piu` precarieta` e sfiducia con conseguenti ansia e depressione. le risposte psicologiche si diversificano secondo lo status e le categorie sociali. gli uomini, capofamiglia, che da millenni indossano la veste dei "procacciatori di cibo", estromessi dalla funzione produttiva, precipitano nel baratro della vergogna e del senso di colpa. maggiore tenuta hanno le donne che, per ragioni culturali, sono meno obbligate a identificarsi con quel ruolo. per sopravvivere c`e` un solo modo: potenziare le proprie capacita` di adattamento, di resistenza, di cambiamento, diventare flessibili e creativi, modificare schemi oramai inservibili e sostituirli con mappe piu` aggiornate e, soprattutto, ricostituire quelle reti di amicizia, di affetto, di scambio, di interesse per il "collettivo", che fino a poco tempo fa costituivano l`efficace sistema immunitario delle societa` contro gli strali della sorte. |